Mi è arrivata una email da Youtube.

Come è arrivata a me è arrivata anche a tanti altri milioni di Youtube Creators. Di cosa si tratta? Semplicissimo. Si tratta delle nuove regole che Youtube, dopo una lunga battaglia contro la Federal Trade Commission, è stata costretta a varare per la pubblicazione e la monetizzazione dei video per bambini. In tanti devono aver accolto la cosa con una riga di bestemmie. Io, sinceramente, ho esultato. Già, perché le centinaia di milioni di dollari di ammenda comminati dalla FTC e il COPPA, Children Online Privacy Protection Act, hanno ottenuto un effetto molto importante, il quale impatterà sul presente e sul futuro dei nostri bambini, sebbene noi adulti italiani nemmeno si sappia di cosa stiamo parlando.

Basta pubblicità e basta trattamento dei dati.

La mail di oggi, 7 gennaio 2020, mi ha fatto e ti ha fatto sapere che Youtube si è adeguata alle regole richieste dalla FTC. Di conseguenza non metterà più pubblicità nei contenuti indirizzati ai bambini e non userà i dati che i bambini stessi producono guardando i video, per indirizzare loro messaggi pubblicitari responsivi. Di più: sotto i contenuti flaggati come “per bambini” non ci saranno più i commenti. E questo è un gran bene, specialmente dopo gli scandali che avevano coinvolto Youtube quando MattWhatitis aveva sparato questo video qui denunciando come dei video di ragazzini fossero “ritrovi” virtuali per pedofili e venissero anche “monetizzati”. Un gran casino che aveva fatto fuggire grandi investitori del mondo dei bambini dal social di Mountain View.

Youtube is Facilitating the Sexual Exploitation of Children, and it’s Being Monetized (2019)

Over the past 48 hours I have discovered a wormhole into a soft-core pedophilia ring on Youtube. Youtube’s recommended algorithm is facilitating pedophiles’ …

Addio Monetizzazione e addio a tante altre cose, ma…

Sparisce la pubblicità dai video che saranno flaggati come video per bambini e spariscono quelle invitanti e insistenti connessioni con altri video correlati sulla colonna di destra di Youtube. Le multe da record della FTC, di cui una da 170 milioni seguendo il COPPA, hanno fatto gol e hanno buttato a terra, finalmente, un fenomeno che mi sta a cuore e di cui ti ho sicuramente parlato. A cosa mi riferisco? Beh, alla droga dell’unboxing. Leggi qui se vuoi rinfrescarti la memoria e poi torna che parliamo di Youtube.

Senza annunci pubblicitari questi account da milioni di iscritti su Youtube che fanno vedere manine che aprono regalini, beh, saranno segnati nel conto in banca, ma non saranno tolti dai server del social targato Google. L’emozione artificiale e mediata, autentica droga modello Johnny Mnemonic, resterà lì a fare bella mostra di se stessa. Quei video da milioni di visualizzazioni rimarranno sulla piattaforma a un click dai bambini più piccoli che rimarranno inebetiti a guardarli per poi venire condizionati quando, al negozio, ritroveranno le sorpresine viste e straviste nel telefonino di papà. “Papà, me lo compri!?!”. Ecco perché l’operazione, a mio avviso non è conclusa.

I big dei giocattoli.

Il guerrilla marketing dell’unboxing fa girare molti soldi negli Stati Uniti ed erroneamente, per quanto riguarda, le sorpresine e i giochini dei bambini, non viene percepito come una minaccia. Per questo motivo mi ritengo sollevato dalla decisione di Youtube di togliere dirompenza  commerciale dai video per bambini, ma non posso ritenermi pienamente soddisfatto. I big dei giocattoli, infatti, sono sicuramente ancora molto intenti a foraggiare i collector e gli Youtuber che fanno questo tipo di video,  perché sanno molto bene che spostano gli equilibri in termini di milioni di fatturato. Spero la smettano presto, così come spero che ogni genitore che legge questo articolo sia ben conscio di un fatto importante. Non si possono mai lasciare soli i bimbi davanti a Youtube. Anche se da oggi è un posto, almeno per loro, migliore di ieri.

Ultima nota: naturalmente Youtube deve lasciare che siano i suoi Creators a dire se il contenuto è per bambini  o meno in base al COPPA act e questo sta accendendo furiose polemiche. Già, perché Youtube ha promesso anche una task force impegnata a bastonare quelli che non metteranno il flag “for Kids” cercando di monetizzare sui video quando non potrebbero. Tuttavia ci sono batterie di Creators che campano con video diretti agli adulti sui giochi collezionabili i quali si trovano a mal partito se devono flaggare i loro video con la spunta “for kids” anche se si rivolgono a un pubblico adulto. Insomma, un disastro.