Per fortuna San Valentino è passato.

Per noi genitori single, praticamente azzerati nella vita sociale e costretti a inventarci qualcosa tramite app per rimediare un incontro, la festa degli Innamorati è praticamente una maledizione. Il giorno dopo c’è San Faustino, patrono dei non accompagnati: lì la disperazione diventa dramma. Il motivo? Arriva la Coldiretti è ci mette davanti al nostro dramma. Secondo una sua indagine che Coldiretti pubblica ogni anno un single deve affrontare costi della vita superiori del 78% rispetto alle spese pro-capite di una classica famiglia di 3 persone.

Un bagno di sangue.

Negli ultimi 5 anni, riferisce Coldiretti, i single sono aumentati del 9% raggiungendo la ragguardevole cifra di 8,5 milioni di famiglie. Diciamo una famiglia italiana su tre. L’aumento di questo status si scontra con le sempre crescenti difficoltà di far quadrare i bilanci. Per i single, infatti, tirare avanti è un vero bagno di sangue. Secondo i dati, infatti, la spesa per bevante e alimentari di un single è di 285 euro al mese, il 55% in più rispetto a una famiglia con un figlio per la quale ogni componente spende circa 184 euro. Per la casa, invece, i costi sono il 140% in più rispetto alle famiglie classiche.

I motivi di questo dissanguamento sono da ricercare nella mancanza di formati adeguati degli alimentari che costringono chi vive da solo ad acquistare cibo in eccesso e, spesso, a buttarlo via. Le monoporzioni, poi, finiscono con il costare molto di più quando ci sono. Ecco, invece, il riferimento per quanto riguarda le case, preso dalle parole del comunicato stampa di Coldiretti: “D’altra parte gli appartamenti e le case più piccole hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, usare l’automobile da soli costa di più come pure riscaldare un appartamento”. Capito l’antifona?

Manca qualcosa di molto importante.

Essere single, infatti, diventa pesante quando ti accorgi che sei in difficoltà e ti guardi dietro per sapere se c’è qualcuno che ti protegge le spalle e ti dà una mano. Niente, non c’è. Allora dico che nel conto e nell’analisi della Coldiretti c’è un valore non stimabile in modo preciso, ma molto importante. Il tempo perso. GTià, perché il tempo per noi single e fottuto denaro. Per avere un servizio, per fare un contratto con un internet provider, per chiedere il duplicato di un documento, per andare dal dottore, non abbiamo nessuno che ci aiuti a suddividere il tempo di queste incombenze. Allora tutto quello che viene ottenuto costa di più e fiacca di più. C’è gente che non ce la fa, che sbrocca, che va in burnout.

Tutto questo non viene nemmeno visto dalle nostre istituzioni che pensano raramente alle famiglie, ma non vedono questo popolo di invisibili che si chiama popolo dei single. Non vedo uno straccio di iniziativa per ammortizzare dei costi, per creare facilitazioni. Vedo solo una bella fetta della società lasciata sola a smazzarsi i suoi guai e a pagare, pagare, pagare. Senza smettere mai. Il prossimo politicante da strapazzo che mi parla di single sotto elezioni lo sotterro di insulti. E’ ora di agire per queste persone massacrate nella possibilità di avere un futuro per loro e per i loto figli.

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